Nel mio percorso di crescita, come riflessologo che è durato tre anni, ho affrontato diverse problematiche di salute, tra cui intolleranze alimentari, colite, gastrite e forti mal di testa che si manifestavano regolarmente ogni fine settimana. Spesso mi costringevano a ritirarmi in solitudine, al buio, nella mia stanza da letto, lontano da tutto e da tutti. A questi disturbi si aggiungevano dolori articolari e attacchi di panico. Ricordo i miei viaggi in treno, ogni fine settimana, per raggiungere Milano.

Quei viaggi erano un vero tormento per il mio sistema intestinale, con gonfiori addominali improvvisi e crampi che rendevano difficile gestire la situazione. Due ore di treno, spesso in uno stato di tensione che faticavo a controllare, e il pensiero costante di arrivare finalmente alla stazione per potermi allontanare, camminare e “liberarmi” dell'aria accumulata nel mio corpo.

Ogni partenza era accompagnata da pensieri stressanti e previsioni catastrofiche, che spesso si realizzavano. Il culmine di questo tormento è stato un presunto episodio di emorragia intestinale che mi ha costretto a un ricovero ospedaliero. Dopo una serie di esami approfonditi, il medico mi comunicò, ormai a mezzanotte, che non c’erano patologie specifiche. "A parte una lieve gastrite," mi disse, "non c'è nulla di preoccupante. E sinceramente, non so cosa darti." Quel tono di voce e la sua espressione mi fecero capire qualcosa che non avevo ancora il coraggio di ammettere: il problema era dentro di me.

Nel mio cuore conservo ancora il ricordo di quel medico, che con parole semplici ma incisive mi fece reagire e mi liberò dalla prigione mentale in cui mi trovavo. Stranamente, avrei preferito che avesse trovato qualcosa di tangibile per giustificare i miei malesseri. Fu un periodo difficile, ma anche un’opportunità per affrontare la sofferenza e cercare soluzioni.

Una volta uscito dall’ospedale, decisi di prendermi cura di me stesso, mettendo in pratica gli insegnamenti della mia formazione in corso. Iniziai a trattarmi come facevo da bambino: fermandomi a pregare in silenzio e cercando il supporto di un bravo medico omeopata. Dopo alcuni mesi, cominciai a notare i primi miglioramenti.

I disturbi si presentavano meno frequentemente e con minore intensità. Questo mi permise, nel 2000, di aprire la partita IVA come riflessologo e avviare la mia attività, inizialmente a domicilio. Anche in questo caso, sebbene la salute stesse migliorando, affrontavo comunque delle difficoltà: a volte, durante i trattamenti, mi ritrovavo con la pancia gonfia, come un pallone, e dovevo inventarmi delle scuse per uscire e ripristinare la situazione.

Ma un giorno, il destino mi fece un grande regalo. Una cliente che stavo trattando per un problema al piede, mentre la seguivo, mi guardò e mi disse: "Tu non stai bene. Hai bisogno di aiuto." Avrei voluto sprofondare, perché aveva ragione, ma non potevo negarlo. Ammettei quanto lei avesse visto e accettai il suo consiglio di incontrare un professore che teneva corsi di sviluppo personale. Dopo diversi mesi, mi decisi a fare il colloquio con lui e mi iscrissi al suo primo corso. Questo fu l'inizio di un percorso di crescita che mi appassionò così tanto da spingermi a diventare anch'io un docente di questa materia.

Iniziai a notare miglioramenti concreti in breve tempo: dopo sei mesi, la mia condizione fisica era notevolmente migliorata, i mal di testa erano quasi scomparsi e la colite si manifestava solo raramente. Finalmente, si era acceso dentro di me il fuoco benefico dell' autostima, della voglia di vivere e di condividere le mie esperienze con gli altri.

Ora sapevo con certezza che era possibile stare meglio, e non si trattava più di un concetto teorico, ma di una verità che avevo sperimentato in prima persona. Questa esperienza ha rafforzato ulteriormente il mio interesse per la spiritualità, aprendo le porte a un nuovo mondo di conoscenza e possibilità. Iniziai a partecipare a corsi di meditazione presso centri rinomati, sotto la guida di grandi maestri spirituali. Uno di questi, che ricordo ancora oggi con profonda gratitudine, era Swami Kriyananda. Ho avuto l'onore di incontrarlo personalmente durante uno dei miei diversi ritiri presso il centro da lui fondato: Ananda Assisi.

Ogni incontro mi arricchiva di amore, gioia, umiltà e una nuova apertura verso la vita. Grazie a tutte queste esperienze importanti e soprattutto, grazie alla mia voglia di stare e vivere bene, ho imparato a vivere con gioia, ad accettare pienamente me stesso e a liberarmi dalle paure del passato.