Tra i quattordici e i quindici anni, ho vissuto un'esperienza che ha cambiato per sempre il mio modo di vedere la vita. Stavo rischiando di annegare in piscina e, in quel momento, ho visto la mia vita passare davanti ai miei occhi.

È sorprendente come, in pochi secondi, possano emergere ricordi, immagini e momenti che sembrano comporsi tutti insieme. In quel breve lasso di tempo, ho provato paura, perché sapevo razionalmente di essere sott'acqua e che stavo per morire. Ma, allo stesso tempo, c'era anche una sensazione di stupore per quello che stavo vivendo.

Poi, come in un sogno, mi sono trovato immerso in un tunnel oscuro, con una luce bianca e intensa che proveniva da lontano. Era una luce indescrivibile, qualcosa che non avevo mai visto prima. Avvolto in essa, ho provato una sensazione di pace, di beatitudine, e un silenzio così profondo che, sebbene incredibile, non avrei mai voluto lasciare.

In quel momento, ho visto l'immagine di mio nonno, che era annegato nel fiume Po parecchi anni prima. Alla vista di mio nonno, mi sono ritrovato, non chiedetemi come, a volteggiare nell’acqua, come sospeso, e in qualche modo sono risalito, come se qualcosa mi stesse guidando, fino a raggiungere il bordo della piscina.

Ero salvo, ma dentro di me quella sensazione di profondo turbamento non mi lasciava. Era come se qualcosa di più grande, qualcosa di misterioso, si fosse appena rivelato. Guardando gli amici intorno a me, mi sono reso conto con stupore, che nessuno di loro aveva percepito quello che era successo. Quell'evento mi ha spinto a riflettere, a pensare a ciò che avevo sempre sentito dentro di me sin da bambino: la possibilità che ci sia qualcosa oltre ciò che possiamo vedere e toccare. Quell'esperienza ha ampliato la mia consapevolezza di una realtà più grande, rendendomi più vicino a una dimensione spirituale e spingendomi a cercare un senso più profondo nella vita, nel mio scopo e nel mistero che ci avvolge.